
In Giappone rimane stabilela disoccupazione al 2,6%. Rimbalzo a giugno per la produzione industriale
Cresce l’inflazione in Giappone. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica a luglio l’indice dei prezzi al consumo (CPI) dell’area di Tokyo ha registrato infatti un incremento del 2,5% su base annuale, dopo il 2,3% del mese precedente. Il dato core, che esclude alimentari freschi, registra un incremento del 2,3% tendenziale superiore al consensus (2,2%) dopo il 2,1% precedente.
L’aumento dei prezzi frena i consumi. Su base mensile le vendite al dettaglio sono calate dell’1,4% dopo il +0,7% registrato il mese precedente. Ed il calo si riscontra anche nel deterioramento della la fiducia dei consumatori che a luglio registra una discesa a 30,2 punti dai 32,1 punti registrati il mese precedente.
Sul fronte lavoro invece la disoccupazione però si mantiene stabile al 2,6% anche se risulta leggermente al di sopra delle attese degli analisti che indicavano un 2,5%. Il numero di disoccupati è fermo a 1,8 milioni, mentre gli occupati sono pari a 67,3 milioni, in aumento di 120 mila unità rispetto all’anno precedente.
Sono arrivati infine anche i dati della produzione industriale, che evidenziano un rimbalzo a giugno. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI) il dato ha registrato un incremento dell’8,9% dopo il -7,5% registrato a maggio. Le stime degli analisti erano per un aumento del 3,7%. Le previsioni per i prossimi mesi indicano un aumento del 3,8% a luglio ed del 6% ad agosto.