
A fine giugno il portafoglio ordini di Webuild ammontava a circa 47,2 miliardi di euro, di cui 38,5 miliardi nel settore delle costruzioni. Confermata la guidance per il 2022
Webuild torna in utile nel primo semestre con un risultato netto adjusted attribuibile al gruppo pari a 64 milioni, a fronte della perdita di 39 milioni registrato nel primo semestre 2021. I ricavi crescono del 24% a 3,9 miliardi e l’Ebitda sale del 33% a 251 milioni, nonostante lo scenario di riferimento attuale. Oltre l’80% dei ricavi è stato generato in aree geografiche quali Italia, dell’Europa Centrale e del Nord, Stati Uniti ed Australia come risultato della politica di derisking adottato negli ultimi anni.
A fine giugno 2022 la posizione finanziaria netta delle attività continuative era negativa per 396,96 milioni di euro, rispetto al valore positivo di 466,68 milioni di inizio anno. Il portafoglio ordini ammonta a circa 47,2 miliardi di euro, di cui 38,5 miliardi nel settore delle costruzioni. Il totale dei nuovi ordini acquisiti da inizio anno è pari a 8,1 miliardi di euro.
La società conferma i target per il 2022-2024 con ricavi previsti nella fascia compresa tra i 7 e il 7,5 miliardi di euro, coperti interamente dall’attuale backlog. La marginalità è indicata tra il 7% e il 7,5%, supportata dal processo di efficientamento dei costi in atto. La posizione finanziaria netta a fine anno dovrebbe tornare positiva.