Attraverso bonus in busta paga o la donazione di aprte degli utili ai dipendenti, come nel caso di Reynaldi Cosmetici
In questo momento di crisi molte aziende stanno cercando di andare incontro ai propri dipendenti con una sorta di “quindicesima”. Il beneficio è stato erogato in diversi modi, tra chi ha optato per un bonus in busta paga e chi ha deciso di dividere gli utili con i propri lavoratori e lavoratrici.
Alberto Bertone presidente e amministratore delegato di Fonti di Vinadio, l’azienda che imbottiglia l’acqua Sant’Anna, ha deciso di donare ai suoi 200 dipendenti una mensilità in più in busta paga, circa 1.500 euro.
«Ci sono prodotti che costano 7 o cinque volte più di prima. Ma l’operaio guadagna sempre gli stessi soldi– ha dichiarato Bertone – Quello che noi imprenditori, liberi professionisti, come notai e avvocati o chiunque abbia dipendenti, dobbiamo fare allora è aumentare lo stipendio, altrimenti prima o poi ci saranno delle guerre civili. Ho parlato con altri imprenditori spiegando la necessità di pagare uno stipendio in più, un bonus, visto quanto salgono i prezzi per i consumatori. Hanno detto che potrebbero farlo anche loro, che ci devono pensare».
Intesa Sanpaolo, invece, erogherà un bonus di 500 euro: il ceo Carlo Messina ha messo sul piatto 50 milioni di euro.
L’amministratore delegato di Reynaldi Cosmetici Marco Piccolo ha deciso di donare un terzo degli utili ai dipendenti. «Sono 5 mensilità in più in busta paga. Più dai, più ti viene restituito» ha affermato Piccolo.