
La misura sarà contenuta nel decreto Aiuti bis
Il Decreto Aiuti bis, che dovrebbe essere approvato entro la prossima settimana, prevede anche un aiuto a contrastare la perdita del potere d’acquisto dei pensionati.
L’aumento del 2% dovrebbe essere riconosciuto a partire da settembre (ottobre se le operazioni dovessero essere più lunghe), ma con decorrenza dal primo luglio, riconoscendo gli arretrati in modo da coprire il secondo trimestre del 2022.
L’aumento delle pensioni sarà attuato solo su quelle inferiori a un certo importo, ossia alle quattro volte il trattamento minimo (515,58€ nel 2022). Per le pensioni più elevate, invece, si applica un tasso di rivalutazione parziale, così da evitare incrementi spropositati.
In caso dell’aumento del 2%, per le pensioni di 1000 euro sarebbe un aumento di 20 euro, in caso di pensioni da 2000 sarebbe invece di 40 euro, mentre una pensione da 2200 euro viene aumentata del 90% del tasso (quindi 1,8%) e l’aumento sarà di 36,90 euro. Sopra i 2500 la tassazione è al 75%.
A gennaio, poi, le pensioni andranno incontro a una nuova rivalutazione, in base al tasso accertato dell’Istat sull’aumento dei prezzi. Se il tasso dovesse essere dell’8%, la rivalutazione sarebbe del 6%.