
Al centro del dibattito c’è l’attacco alla prigione di Olenivka dove hanno perso la vita 50 prigionieri di guerra ucraini
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commenta l’attacco russo a una prigione nell’est del Paese che ha causato “più di 50 morti”: «ho ricevuto informazioni sull’attacco degli occupanti a Olenivka, nella regione di Donetsk. Si tratta di un deliberato crimine di guerra russo, un deliberato omicidio di massa di prigionieri di guerra ucraini» – dice nel tradizionale messaggio quotidiano.
Il portavoce del Ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, ha riferito il bilancio finale dell’attacco: 50 morti e 73 feriti gravi. «Secondo le informazioni aggiornate al 30 luglio, 50 ucraini sono stati uccisi in un attacco missilistico. I resti di 48 prigionieri di guerra ucraini sono stati trovati e recuperati da sotto le macerie. Altri due prigionieri di guerra ucraini sono morti per le gravi ferite riportate mentre venivano trasportati in una struttura medica. Un totale di 73 prigionieri di guerra ucraini con gravi ferite sono stati portati in strutture mediche. È stata fornita loro l’assistenza medica necessaria».
Tuttavia rinnovano l’accusa nei confronti di Kiev: «tutta la responsabilità politica, criminale e morale per il sanguinoso massacro degli ucraini è personalmente del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, del suo regime criminale e di Washington che li sostiene».
Intanto il segretario di Stato americano Anthony Blinken, ieri in contatto con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba. Quest’ultimo ha poi scritto su Twitter: «abbiamo deciso di rafforzare ulteriormente militarmente ed economicamente l’Ucraina e ci siamo concentrati sui prossimi passi pratici che consentiranno a Kiev di costringere l’invasione russa a fallire».
Intanto dal Donetsk il governatore dell’oblast, Pavlo Kyrylenko, citato da The Kyiv Independent, riferisce di nuovi bombardamenti che hanno causato cinque vittime civili e 13 feriti. A Mykolaiv, invece, il bilancio dei nuovi attacchi avvenuti nella notte, parlano di un morto e 6 feriti. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale di Mykolaiv Vitaly Kim su Telegram.
Secondo l’ultimo rapporto dell’intelligence britannica, i russi avrebbero installato due ponti modulari e un sistema di attraversamento con traghetto a Kherson, dove gli ucraini hanno distrutto il ponte principale di accesso.