Dal primo settembre le aziende e i lavoratori dovranno sottoscrivere un accordo dai contenuti definiti nel Protocollo siglato nel 2021 sullo smart working
Quello di agosto sarà l’ultimo mese nel quale le aziende del settore privato potranno mantenere le modalità di comunicazione semplificata con i propri dipendenti per lo smart working, senza dover quindi sottoscrivere accordi individuali tra i lavoratori e l’impresa.
Così, fino al 31 agosto il datore di lavoro potrà comunicare al proprio dipendente l’avvio dello smart working senza l’obbligo di allegare accordi stipulati singolarmente con il lavoratore. Restano possibili anche accordi individuali “informali” e dunque senza forma scritta.
Questa comunicazione semplificata consente anche, ad esempio, che il datore inoltri ai dipendenti via email gli obblighi di informativa sulla sicurezza appositamente resi disponibili sul sito Inail.
Altre novità sullo smart working riguardano invece il lavoro agile per i dipendenti del settore privato genitori di minori under 14. Per questi lavoratori termina domani, domenica 31 luglio, la possibilità di ricorrere allo smart working al 100%. Entro questa data scadrà anche il lavoro agile al 100% per i dipendenti fragili, ossia quelle maggiormente a rischio contagio per età, terapie salvavita e immunodepressione.
Su questa scadenza premono però le parti sociali che chiedono una proroga al 31 dicembre 2022 per le categorie più fragili.
Dal primo settembre dovrebbe quindi scattare l’obbligo per le aziende di sottoscrivere un accordo fra le parti, da siglare nell’atto dell’assunzione o successivamente purché sia prima dell’inizio dello smart working.
Questo accordo, come prescritto dal Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile del 2021, deve prevedere alcuni elementi obbligatori a partire dai termini dello smart working, concordando in anticipo anche i tempi di riposo (il cosiddetto “diritto alla disconnessione“) e gli strumenti di lavoro da utilizzare.