
Fermerci chiede un intervento emergenziale simile a quelli adottati per l’autotrasporto
A causa del rincaro dell’energia elettrica, che è arrivato a toccare il +210%, nel primo trimestre del 2022 il settore del trasporto merci ferroviario è arrivato a spendere tra i 40 e i 50 milioni di euro in più. L’allarme arriva da Fermerci che chiede un aiuto, simile a quello adottato per l’autotrasporto (il Fondo di sostegno da 500 milioni di euro o il taglio delle accise sui carburanti) e una serie di riforme su norme, investimenti e formazione.
Le aziende del settore non possono accedere ai contributi del Governo perché non acquistato l’energia dai trader ma dal gestore dell’infrastruttura. Il presidente di Fermerci, Clemente Carta ha spiegato che i punti sui quali è necessario intervenire sono il Ferrobonus, la digitalizzazione dei processi, la Formazione del personale di esercizio, incentivi acquisto locomotori e materiale rotabile, la revisione dei procedimenti attuativi di sostegno alla logistica ferroviaria. Interventi che sono “necessari per il rilancio del settore logistico ferroviario e fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Green Deal Europeo” sottolinea Carta.