L’inflazione in Italia a +6,7% nel 2022 e +3,5% nel 2023. Il deficit Italia è al 5,6% quest’anno, il debito al 147,7%. “L’Italia si è ripresa bene dal Covid, ora rafforzare la crescita”
Il Pil italiano crescerà del 3% e dello 0,7% il prossimo. La stima è contenuta nel Rapporto messo a punto dagli ispettori del Fondo monetario internazionale al termine della missione annuale in Italia, secondo cui l’inflazione in Italia toccherà un picco del 6,7% nella media del 2022 per poi frenare “gradualmente fino al 3,5% nella media del 2023.
«L’economia italiana è rimbalzata vigorosamente dopo i crolli causati da lockdown e misure anti Covid, l’occupazione e i livelli di partecipazione al lavoro hanno pienamente recuperato e i crediti deteriorati delle banche hanno continuato a calare, mentre le loro posizioni patrimoniali si sono rafforzate. Tuttavia ora l’economia sta fronteggiando nuove sfide – rileva il Fondo monetario internazionale. – La guerra in Ucraina e le strozzature nelle catene globali correlate al Covid hanno spinto al rialzo i prezzi dell’energia e l’inflazione e intensificato le penuria di prodotti chiave, anche se l’economia globale sta rallentando. Assicurare un adeguato approvvigionamento di energia è prioritario. La grave siccità, specialmente nel nord del paese, aumenterà ulteriormente le pressioni sui prezzi e esacerberà le sfide sulla sicurezza energetica».
Nel rapporto annuale sull’Italia il Fondo sottolinea la necessità di miglioramenti continui e decisivi nei saldi di bilancio, a partire da quest’anno” e invita le autorità “a risparmiare parte delle entrate supplementari” legate alla ripresa e all’inflazione. E’ un invito a non disperdere il tesoretto che sta affluendo nei conti pubblici quello in arrivo da Washington, dove si elogia il nostro governo per “gli sforzi preventivi per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico” ma al tempo stesso si invita a mantenere “temporanei e mirati” i sussidi erogati per compensare l’aumento dei prezzi dell’energia.
Il rapporto tra deficit e Pil in Italia si attesterà al 5,6% quest’anno per ridursi al 3,9% il prossimo. Il rapporto tra debito pubblico e Pil è invece atteso scendere al 147,7% quest’anno e al 146,3% il prossimo.