Secondo UBS il debito potrebbe arrivare al 160% e lo Spread BTP-Bund potrebbe salire sino a 250 punti, in vista delle elezioni del 25 settembre
UBS rivede al ribasso le previsioni economiche dell’Italia per i prossimi cinque anni. Il debito pubblico potrebbe crescere ancora, arrivando al 153% del PIL nel 2027, a causa di un peggioramento dello scenario macroeconomico, anche senza recessione, e dell’aumento dei tassi di interesse capace di intaccare la sostenibilità del debito.
La banca d’affari svizzera vede poi lo Spread BTP-Bund salire sino a 250 punti in vista delle elezioni del 25 settembre e non esclude un aumento del debito al 160% del PIL, 7 punti più dello scenario base, in caso di profonda recessione, ed al 166% del PIL entro il 2027, in caso emergesse un governo meno prudente dal punto di vista fiscale.
Quanto alla crescita dell’economia in questi due anni UBS prevede una salita del Pil pari al 2,6% nel 2022 ed all’1,1% nel 2023 rispetto ad un consensus pari a a +2,8% quest’anno e +1,3% il prossimo. Per l’anno in corso è prevista una stagnazione nel secondo semestre ed una crescita trimestrale dello 0,1%.
LEGGI ANCHE: Fmi, rivista al rialzo la crescita del Pil Italia: nel 2022 +3% ma taglia quelle del 2023