E’ quanto emerge dalla prima rilevazione dell’Osservatorio: l’intelligenza artificiale è usata soprattutto al Nord (70%)
Soltanto 27 Comuni italiani sugli 8mila presenti sul territorio (0,3%) utilizzano i chabot e gli assistenti virtuali sui propri siti d’informazione, pari allo 0,33%. Tra questi il 70% si trova al Nord (5 Comuni), mentre seguono quasi pari il Sud con 5 e il Centro con 4 comuni.
Questo emerge dalla prima rilevazione dell’Osservatorio dedicato all’applicazione dell’intelligenza artificiale nel mondo pubblico, nato dalla partnership tra il dipartimento di scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università di Siena e QuestIt, azienda anch’essa senese che si specializza nella realizzazione di tecnologie proprietarie d’intelligenza artificiale.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale faciliterebbe sia il lato dell’offerta dei servizi pubblici sia il lato della domanda da parte dei consumatori. Gli chabot, ad esempio, hanno un’alta capacità di risposta nel 44% dei casi e 6 volte su 10 sono in grado di andare oltre le domande di tipo basico.
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