Molte le difficoltà per il colosso del cemento, a causa del conflitto russoucraino, ma il margine operativo di fine anno dovrebbe confermare quello precedente
Nel primo semestre dell’anno Buzzi Unicem registra un utile netto di 89 milioni di euro, in flessione del 57,7% su base annua. Il gruppo del cemento e del calcestruzzo segna un margine operativo lordo di 365 milioni (+3,6%) e un fatturato di 1.880 milioni (+17%).
Le vendite di cemento realizzate dal gruppo nei primi sei mesi del 2022 si sono attestate a 14,2 milioni di tonnellate, in diminuzione del 4%, mentre la produzione di calcestruzzo preconfezionato è risultata stabile, attestandosi a 5,8 milioni di metri cubi. In Russia, a causa delle sanzioni imposte al Paese da parte delle istituzioni europee, Buzzi Unicem ha deciso di cessare qualsiasi coinvolgimento operativo nell’attività svolta dalla controllata Slk Cement. In Ucraina, a fine febbraio, con l’avvio dei combattimenti il gruppo è stato costretto a sospendere l’attività di produzione e vendita in entrambi gli stabilimenti.
Verso fine marzo, con il riposizionamento del conflitto nella zona orientale e sud-orientale del paese, l’attività è ripresa nello stabilimento di Volyn, nel Nord-Ovest, mentre in quello di Nikolayev, nel Sud, ha continuato a rimanere interrotta. Nel complesso del semestre i volumi di vendita si sono sostanzialmente dimezzati rispetto allo stesso periodo del 2021. Il gruppo migliora le indicazioni fornite in precedenza al mercato e prevede che il margine operativo lordo ricorrente dell’intero esercizio 2022 possa raggiungere un livello simile a quello dell’esercizio precedente.