
L’utile normalizzato netto è pari a 316,6 milioni, in aumento dell’81% trimestre su trimestre
Bper Banca ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto di 1,38 miliardi di euro, triplicato rispetto ai 518,8 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
Il risultato beneficia del contributo puramente contabile del badwill (avviamento negativo) di Carige, che ammonta a circa 1,19 miliardi di euro.
L’utile normalizzato è pari a 316,6 milioni, di cui 203,9 milioni registrati nel secondo trimestre, con un aumento dell’81% trimestre su trimestre. Gli analisti prevedevano un utile del secondo trimestre di 97,5 milioni.
«Il semestre appena concluso registra un altro passo importante della nostra strategia di crescita, grazie all’ingresso di Banca Carige nel Gruppo Bper avvenuto lo scorso giugno – ha dichiarato l’ad Piero Luigi Montani – L’operazione rafforza ulteriormente il nostro posizionamento competitivo su scala nazionale in territori presidiati limitatamente e contribuirà ad aumentare la redditiva prospettica. I conti sono molto soddisfacenti e riflettono una redditività ordinaria in crescita supportata da un aumento sia del margine di interesse che delle commissioni nette, unitamente a costi operativi sotto controllo».
Carige ha registrato una perdita di 221,1 milioni nel semestre, che include poste straordinarie negative per 212,5 milioni netti, riferibili principalmente da accantonamenti e svalutazioni. Montani ha dichiarato di poter completare l’acquisizione “entro la fine dell’anno”, nonostante la decisione del Tribunale di Genova, che ha sospeso la delibera di nomina del cda della banca ligure.
Montani ha spiegato che dall’udienza del 9 agosto “ci attendiamo un verdetto favorevole, ma anche se non lo sarà faremo richiesta di una nuova assemblea e quindi riconfigureremo un nuovo cda che possa andare avanti”.