
Tre i punti chiave: riduzione della produzione dei rifiuti dell’8,3%, aumento della differenziata al 65% e um termovalorizzatore da 600mila tonnellate
«Abbiamo voluto evitare di sparare numeri a caso. Sulla produzione di rifiuti si prevede una riduzione dell’8,3% al 2030 – ha detto il commissario straordinario ai rifiuti e sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, presentando, in Campidoglio, il piano di gestione integrata dei rifiuti della capitale -. Abbiamo studiato molto il piano rifiuti dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Abbiamo visto molti piani che danno numeri soddisfacenti ma non andavano da nessuna parte. Abbiamo scelto di mettere dei numeri che pensiamo di poter raggiungere e anche di poter migliorare».
Dopo la riduzione della produzione di rifiuti il secondo obiettivo riguarda la percentuale di differenziata. La stima minima è raggiungere il 65% di differenziata nel 2030 e il 70% nel 2035, ha detto il sindaco-commissario. «Ora siamo al 45,2% rispetto al 61,3% di media nazionale. Siamo molto inefficienti nell’intercettare plastica, materiale ferroso, verde e anche organico».
Un impianto di trattamento termico dalla capacità di 600mila tonnellate all’anno che tratterà sia i rifiuti indifferenziati (direttamente senza passaggi intermedi) che gli scarti della raccolta differenziata “adottando una tecnologia consolidata per il recupero energetico e le migliori tecnologie disponibili per la riduzione e per il controllo delle emissioni in atmosfera“. È quanto previsto dal piano di gestione integrata dei rifiuti della capitale.
«Occorre abbattere drasticamente la quota di rifiuti che va in discarica. Il nostro modello è un piano a discarica zero – ha detto il sindaco -. Roma non graverà più su altri territori, questo piano cesserà di dover far trascorrere gran parte del suo tempo al sindaco al telefono con città, regioni di Italia e di Europa per pietire, implorare la concessione che ci prendano i nostri rifiuti».
Infine il piano industriale di AMA sarà approvato a ottobre in connessione col contratto di servizio. «Questa riorganizzazione – ha spiegato Gualtieri – avrà come pilastro il superamento di alcune criticità rispetto a centri di raccolta, le stazioni di trasferenza e meccanismi per favorire la raccolta differenziata».