Preoccupa il contesto geopolitico che ha portato ad un aumento dei costi di 10 centesimi al chilo
Quest’anno la produzione di mele in Italia sarà il 5% in più rispetto al 2021. Lo comunica Assomela, il consorzio che rappresenta l’80% della produzione nazionale secondo cui preoccupa il contesto geopolitico che ha portato ad un aumento dei costi di 10 centesimi al chilo. «Questi costi, in assenza di strumenti di mitigazione, andranno a incidere sull’intera campagna commerciale 2022-23 e non solo sulla seconda parte. Inoltre le ondate di calore che ripetutamente colpiscono l’Italia e l’Europa e la crisi idrica di alcune aree potrebbero intaccare la qualità dei frutti», spiega l’asociazione.
Secondo le previsioni la produzione biologica farà segnare un record: 200 mila tonnellate, cioè il 4% in più rispetto al 2021. In flessione dell’1% la produzione in Trentino e del 3% in Alto Adige. Bene invece in tutte le altre regioni dove la produzione tornerà ai livelli del passato.