Semestrale positiva per la multinazionale di Basilea, ma l’attesa è per il 31 agosto: il nascituro gigante servirà 2,3 miliardi di persone
Dufry si conferma in ripresa post-pandemia: nel primo semestre la multinazionale svizzera specializzata nel commercio esentasse (duty-free) ha visto aumentare fortemente i ricavi e ha conseguito un risultato operativo positivo. La seconda parte dell’anno sarà all’insegna della fusione con la società italiana Autogrill.
Nel periodo gennaio-giugno Dufry ha visto il giro d’affari salire (su base annua) del 147% a 2,9 miliardi di franchi: la crescita ha ulteriormente accelerato nel secondo trimestre e l’azienda ha raggiunto circa il 75% dei proventi pre-Covid, spiega la dirigenza in un comunicato odierno.
A livello regionale spicca in particolare il dinamismo degli affari negli Stati Uniti, ma segnali positivi sono giunti anche dall’America centrale e dai paesi mediterranei. Hanno per contro continuato ad avere un effetto negativo i confinamenti in Cina.
Importanti passi avanti sono stati realizzati anche sul fronte della redditività. L’utile operativo rettificato a livello Ebitda (cioè prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti) si è attestato a 152 milioni: nel primo semestre 2021 il dato era negativo, -4 milioni. Il conto economico si chiude con una perdita netta di 18 milioni, a fronte del rosso di 499 milioni del corrispondente periodo dell’anno scorso.
Il gruppo rinuncia ad avanzare una previsione per l’insieme dell’anno. La tendenza positiva prosegue – in luglio i ricavi annuali hanno già raggiunto il 90% di quelli del 2021 – ma vista la complessa situazione geopolitica si preferisce dare prova di prudenza.
Nel frattempo procedono i piano per la fusione con Autogrill: il via libera all’acquisizione dovrebbe arrivare dall’assemblea straordinaria del 31 agosto. Dall’unione nascerà un gigante del commercio al dettaglio per i viaggiatori che servirà circa 2,3 miliardi di persone, con 5500 punti vendita, presenza in 1200 aeroporti, 60’000 dipendenti e un giro d’affari di 13,6 miliardi.
Nell’ambito della fusione la holding italiana Edizione, di proprietà della famiglia Benetton, cederà la sua partecipazione del 50,3% in Autogrill in cambio di 30,7 milioni di azioni Dufry, che saranno emesse nell’ambito di un aumento di capitale. Diventerà così il maggiore azionista dell’impresa basilese, con una quota compresa tra il 20% e il 25%.