
Il 15 giugno, l’assemblea nominò il Cda e la rinuncia transattiva delle azioni di responsabilità verso i due ex amministratori Castelbarco Albani e Montani. Decisione attesa domani o mercoledì
E’ iniziata alle 11 l’udienza al Tribunale di Genova per confermare o revocare il decreto circa la sospensione delle delibere dell’assemblea di Banca Carige del 15 giugno: quella di nomina del Cda e la rinuncia transattiva alle azioni di responsabilità nei confronti di due ex amministratori Cesare Castelbarco Albani e Piero Montani, oggi ad di Bper.
La fiducia che Montani ha mostrato circa la possibile revoca del decreto e’ motivata dalle argomentazioni fornite dagli studi legali che assistono le due banche (Gianni&Origoni – Gop per B.Carige). La decisione è urgente in quanto il provvedimento disposto dal Tribunale di Genova sta coinvolgendo tre realtà quotate ovvero Bper, Banca Carige e Unipol (in quanto azionista dell’istituto emiliano) e mettendo in discussione quanto meno la tempistica di un processo di acquisizione. La decisione è quindi attesa tra domani e mercoledì, non oltre.
Qualunque sarà la decisione del Tribunale, questa sarà passibile di ricorso sia da parte di Carige (che nel frattempo è stata acquisita da Bper) sia da parte di Malacalza Investimenti, in base all’esito che avrà la vicenda. Si tratta, insomma, di una decisione appellabile.
Intanto l’opa di Bper su Banca Carige è quasi in porto: si e’ chiusa col 93% (dall’80% di quota partenza acquistata dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) e per dirsi compiuta a tutti gli effetti manca il sigillo della soglia del 95%, una seconda finestra di offerta, chiamata sell-out che partira’ il 22 agosto.
Ma alcuni piccoli azionisti capitanati da Franco Corti (presidente dell’Associazione Voce degli Azionisti) sono intenzionati a dare battaglia e chiedono la sospensione dell’offerta. Di conseguenza hanno depositato un nuovo esposto alla Consob (che si aggiunge agli altri due depositati in precedenza), lamentando informazioni “non corrette” che inducono gli azionisti a consegnare azioni sulla base di assunti non precisi o incompleti.