L’inflazione americana non cresce e i mercati si scatenano. Positive tutte le borse europee con Milano che sfiora l’1%
Il dato sull’inflazione Usa, che a luglio corre meno del previsto, fa impennare Wall Street in apertura: il Dow Jones segna il +1,31%, lo S&P 500 il +1,60% mentre il Nasdaq vola oltre il 2%, a +2,15%.
Il dato sull’inflazione Usa a luglio – che cresce dell’8,5% annuo ed e’ ferma su base mensile – era molto atteso dai mercati perchè una volta accertato che sta crescendo meno del previsto, la Fed potrebbe ammorbidire il suo atteggiamento nei prossimi mesi.
Non a caso, mentre gli investitori erano finora convinti che a settembre il rialzo dei tassi potrebbe essere nell’ordine di 75 punti base, subito dopo la diffusione del dato, le scommesse si stanno orientando per una mossa più soft, nell’ordine di 50 punti base.
In Usa, dunque, l’inflazione rallenta la sua corsa per effetto della riduzione dei prezzi della benzina e la reazione dei mercati non si è fatta attendere: sono balzati i future di Wall Street e le Borse europee hanno accelerato. Francoforte guadagna lo 0,90%, Parigi lo 0,55% e Londra lo 0,25%. Bene anche Madrid a +0,30% ed Amsterdam a +0,78%. Piazza Affari ha risposto positivamente al dato Usa sull’inflazione per il mese di luglio. Il Ftse Mib ha segnato un rialzo toccando quota +0,96%, a 22.704,11 punti base.
Si accorcia la distanza tra il titolo decennale italiano e quello tedesco. Lo spread si porta a quota 209 punti con un rendimento in calo a 2,94%.
L’euro ha allungato il passo sul dollaro guadagnando l’1%, e i tassi dei Treasury statunitensi sono calati. Per gli analisti e’ tutto chiaro: la Fed potrebbe ora rallentare un po’ il passo e questa prospettiva infonde un po’ di ottimismo sui mercati.