Mosca avvisa: aiuti Occidente non fermeranno la guerra
La tensione in Ucraina non accenna a placarsi e proseguono i bombardamenti sul Donetsk che hanno causato la morte di cinque civili e il ferimento di altri 35. I bilanci si aggravano: da inizio conflitto sono rimasti feriti 711 feriti, mentre il numero dei morti rimane stabile a 361.
Alexander Darchiev, direttore del dipartimento Nord America del ministero degli Esteri russo, ha dichiarato che i “massicci” aiuti militari che l’Occidente sta fornendo a Kiev non basteranno a fermare la guerra, che lui definisce “operazione speciale”: «è impossibile notare un altro aspetto che Washington sembra ignorare. Le iniezioni multimiliardarie di aiuti militari per l’Ucraina non hanno un impatto sostanziale sul ritmo della nostra operazione speciale. I suoi obiettivi e compiti saranno realizzati».
L’intelligence britannica nel suo bollettino quotidiano ha comunicato che i due principali ponti sul fiume Dnipro, utilizzati dai russi per rifornire le loro truppe che occupano la regione di Kherson, “sono ora probabilmente fuori uso” a causa dei bombardamenti ucraini, che sarebbero così riusciti a interrompere le principali vie di collegamento tra le truppe occupanti nel sud dell’Ucraina.
Mosca ha avvisato gli Stati Uniti che se la Russia sarà inserita nella lista dei Paesi considerati dal dipartimento di Stato sponsor di terrorismo, questo sarebbe “un punto di non ritorno”.