Secondo i dati pubblicati dalla Fed, la produzione è aumentata dello 0,6% da giugno, meglio dello 0,3% previsto dagli analisti
La produzione industriale è rimbalzata più del previsto a luglio negli Stati Uniti, grazie a un forte aumento della costruzione di automobili. Secondo i dati pubblicati dalla Fed, la produzione è aumentata dello 0,6% da giugno, meglio dello 0,3% previsto dagli analisti. L’aumento è del 3,9% su base annua, il più piccolo aumento annuale da gennaio, e dopo un aumento del 4% rivisto al ribasso a giugno.
L’aumento è stato trainato dalla produzione di automobili e pezzi di ricambio (nella foto lo stabilimento Ford, a Detroit), che è rimbalzata del 6,6% dopo due mesi di calo. Il settore è da un anno e mezzo molto appesantito dalla carenza mondiale di semiconduttori, che rallenta notevolmente la produzione.
L’intero settore manifatturiero beneficia quindi di tale incremento, registrando un incremento della produzione dello 0,7% rispetto a giugno, nonostante una crescita più debole per le altre categorie merceologiche, e anche lievi flessioni per gli elettrodomestici e l’arredamento.
La domanda dei consumatori statunitensi sta infatti rallentando poichè il loro potere d’acquisto è ridotto dall’elevata inflazione e gli oneri finanziari aumentano a causa delle misure adottate dalla Fed per frenare l’aumento dei prezzi.
La produzione mineraria è aumentata dello 0,7% in un mese, mentre la produzione dei servizi di pubblica utilità (acqua, elettricità) è diminuita dello 0,8%. Il tasso di utilizzo della capacità industriale e’ aumentato di 0,4 punti percentuali all’80,3%, un tasso superiore di 0,7 punti rispetto alla media calcolata tra il 1972 e il 2021.
Anche i dati sulla produzione industriale dei mesi precedenti sono stati rivisti, e mostrano a giugno una stagnazione e non un calo della produzione come precedentemente annunciato. Il mese di maggio, invece, ha registrato una leggera flessione (-0,1%) e non una stagnazione come inizialmente riferito.