Lo ha dichiarato Marco Lavazza, a capo del gruppo che genera oltre 2 miliardi di euro di fatturato, 100 milioni di profitti e circa 100 milioni
«Le aziende devono avere un obiettivo, non guardare ai mezzi per arrivarci. Lavazza ha un piano di crescita che funziona. Non diciamo di no a priori alla Borsa, ma non ci serve».
Così il vice-presidente del gruppo torinese Marco Lavazza risponde al Sole 24 Ore a proposito della possibilità di quotare a Piazza Affari l’azienda che quest’anno festeggia i suoi 125 anni di attività. Il gruppo genera oltre 2 miliardi di euro di fatturato, 100 milioni di profitti e circa 100 milioni, riporta il quotidiano finanziario.
«Abbiamo la fila delle banche d’affari per andare in Borsa – ammette l’erede dei Lavazza – Ci rimproverano pure per la troppa liquidità». Ma per ora la famiglia non cede alla tentazione della Borsa.