
Dopo un’apertura in positivo, le borse hanno virato successivamente verso il rosso, a causa dei dati negativi arrivati dagli Usa e dalle prospettive non felici sui prezzi degli energetici
Chiusura in calo a Piazza Affari, al termine di una seduta che si era aperta con il segno positivo. L’indice Ftse Mib segna un -1,04% a quota 22.757 punti, mentre l’Ftse Italia All Share cede l’1,13% a 24.877 punti. In calo anche l’Ftse Star, che lascia sul terreno l’1,61% a quota 48.358 punti. Sulle altre piazze, Parigi chiude a -0,97%, Francoforte cede il 2,04%, mentre Londra arretra dello 0,27% sulla scia dell’apertura in rosso a Wall Street, che sconta i dati sulle vendite al dettaglio.
Sui mercati salgono i timori per gli approvvigionamenti energetici, mentre preoccupa il dato dell’inflazione in Gran Bretagna. Inoltre, il mercato americano sta ancora aspettando i minute della Fed.
Per le materie prime, si stabilizza il prezzo del gas naturale a 224 euro Mwh. Lo spread fra Btp e Bund tedeschi chiude a quota 222 punti con il rendimento del decennale al 3,30%.
Tra i titoli del listino milanese, fra i maggiori rialzi Campari che guadagna 1,5 punti, ma in evidenza anche Eni, Italgas e Terna. Per quanto riguarda i segni meno, fra i maggiori ribassi Stm che cede 4,2 punti, ma in calo anche Saipem, Pirelli & C. e Iveco Group. La corsa di Bper Banca, galvanizzata dalla decisione del tribunale, si è arrestata e ha ingranato la marcia indietro: il titolo ha chiuso a -0,88.