
L’obiettivo è andare in ferie senza spendere soldi, facendo in cambio piccoli lavori, ma anche dando in cambio vestiti, scarpe, libri. O un corso di cucina
Contro la crisi e i rincari energetici che incidono sui salari, c’è chi per andare in vacanza in Riviera ricorre al baratto. L’obiettivo è andare in ferie senza spendere soldi, facendo in cambio piccoli lavori: sistemare il giardino, rifare il sito internet, verniciare la lavanderia, aggiustare rubinetti rotti. Ma anche dando in cambio vestiti, scarpe, libri. O tenendo un corso di cucina, in cambio della permanenza per un weekend lungo in hotel.
Ci sono siti dedicati – come www.couchsurfing.org – cui si possono iscrivere sia albergatori che turisti. A riportare la notizia è Il Resto del Carlino di Rimini.
«Ho dato la mia disponibilità ad aderire alla vacanza-baratto dopo aver ricevuto una mail – ha spiegato al quotidiano Salvatore Boci, dell’hotel Nanni Garni di Rivazzurra di Rimini -. Ci sono diverse cose che potrebbero essere sistemate e migliorate, dal sito internet al giardino. Ora a seconda delle disponibilità valuteremo come muoverci».
E ancora: «Sinora abbiamo scambiato la vacanza con dei servizi una sola volta – spiegano Alessandra Nori e Manlio Grilli, del B&B Sebante di Cervia -. Abbiamo ospitato per 4 giorni persone che hanno fatto un servizio fotografico che utilizzeremo per il nostro sito».
A volte gli ospiti portano prodotti tipici, dice invece Bertina Pazzi, del B&B Bertina di Cesenatico, «in cambio di un soggiorno gratuito o comunque a prezzo ridotto rispetto a quello ufficiale».
Federalberghi Rimini sottolinea infine che tante aziende hanno chiesto di praticare il baratto, ma «sul nostro territorio è ancora poco diffuso, perchè non è semplice quantificare il valore dei servizi forniti».