Le somme vengono rivalutate per via del tasso di inflazione
Nel 2022 è entrato in vigore l’assegno unico universale, destinato alle famiglie con figli a carico: una misura che è andata a sostituire molte delle vecchie agevolazioni, ad esempio l’assegno di natalità. Per il 2023 sono previste due novità: l’assegno diventerà automatico, quindi l’Inps lo erogherà automaticamente ogni anno agli aventi diritto, e scatteranno gli aumenti, perché gli importi saranno rivalutati sulla base del tasso di inflazione.
Nel 2022 l’assegno previsto va da un minimo di 50 a un massimo di 175 euro per ogni figlio minorenne a carico. Per i figli tra i 18 e i 21 anni, gli importi variano da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85 euro. L’aumento sarà di circa 15 euro.
L’assegno è destinato a tutte le famiglie con figli, senza limiti di reddito, e non concorre alla formazione dello stesso: i genitori possono fare richiesta dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni ed è progressivo, vale a dire che l’importo aumenta per gli Isee più bassi e diminuisce per i più alti.