
A Kherson uccisi 20 soldati russi. Zelensky: “se i russi processeranno i prigionieri ucraini a Mariupol, qualsiasi negoziato sarà impossibile”
Sotto le bombe sono finite le città di Nikopol, vicino a Zaporizhzhia, e Kharkiv, dove un razzo ha colpito il distretto di Kyvsky, distruggendo un edificio di due piani. Un altro missile è finito nel Bashtanka di Mykolaiv e un bimbo è rimasto ferito.
Ma anche la Russia è sotto attacco da parte delle forze armate ucraine: secondo quanto riferito, durante la distruzione della roccaforte russa nel territorio di Kherson, sono stati uccisi 20 soldati russi e resi inutilizzabili un obice semovente Msta-S, due sistemi missilistici S-300, un obice semovente Giatsint-S, un sistema radar Nebo-M, un mortaio da 120 mm e tre veicoli blindati.
L’obiettivo “negoziato” sembra sempre più lontano: Zelensky, durante il suo intervento notturno, ha dichiarato che “se i russi processeranno i prigionieri ucraini a Mariupol, qualsiasi negoziato con la Federazione Russa sarà impossibile“.
La preoccupazione del presidente ucraino si rivolge non solo ai possibili negoziati costantemente in crisi, bensì anche al 24 agosto, giorno dell’indipendenza ucraino: secondo quanto afferma, anche se “nell’area della Crimea si sente letteralmente che l’occupazione è temporanea e che l’Ucraina sta tornando”, Zelensky sottolinea che il pericolo di possibili attacchi delle truppe russe è concreto nel giorno dell’Indipendenza.