
L’amministratore delegato di Enel è stato ospite al Meeting di Rimini. A inizio intervento un sentito ringraziamento al governo Draghi: “18 mesi nuotando contro corrente. E la corrente era veloce”
Un grazie al governo perché «ha fatto 18 mesi di nuoto controcorrente, con corrente veloce“. Le lodi al governo Draghi arrivano da Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, che intervenendo dal Meeting di Rimini, cita le difficoltà di Covid, guerra, inflazione, e parla di «compito incredibile».
Per l’ad di Enel oggi ci sono varie debolezze, quelle dettate dalle contingenze attuali, come la debolezza economica nell’immediato data dai costi delle bollette o della spesa che sono in aumento, ma anche debolezze a lungo termine come «l’abbandono scolastico che ogni anno in Italia miete oltre 100mila studenti lasciano la scuola ogni anno, persone che si pongono in una posizione di fragilità per sempre. Questi sono i deboli di domani. Qui dobbiamo intervenire, perché l’abbandono scolastico deve uscire da questa situazione patologica».
Infine l’invito e l’auspicio a guardare oltre il breve termine anche delle elezioni e proseguire con l’attuazione del Pnrr e ridurre la dipendenza dal gas: «Bisogna guardare le cose a lungo termine e dove possiamo trovare conforto e speranza è raccogliere i semi del Pnrr con la possibilità di affrancarci dalla dipendenza eccessiva che abbiamo da sempre dal gas che oggi ha un prezzo non giustificato e nei confronti del quale è fondamentale intervenire».
«Spero che questa soluzione sia risolta presto – ha concluso l’ad -, altrimenti tutti i paesi europei porteranno denaro dai deboli ai ricchi. Sono fiducioso che prima o poi succederà, anche se ci sono alcuni paesi europei che non sono d’accordo, ma credo che alla fine questa idea prevarrà perché quello che succede ora è uno spreco di risorse di fronte a un ingiustificato aumento dei prezzi del gas».
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