Bene il Pmi manifatturiero che sale più delle attese a 49,8, rispetto al 48,2 ipotizzato. Male invece quello dei servizi che scende a 48,2: era atteso a 49
L’indice composito dei responsabili degli acquisti (Pmi) della Germania lascia intravvedere qualche spiraglio di ottimismo. Il Pmi, Purchasing managers index, riflette la capacità di acquisizione di beni e servizi, tenendo conto di nuovi ordini, produzione, occupazione, consegne e scorte. In pratica, “il polso” del Paese.
Ad agosto l’indicatore tedesco ha fatto registrare quota 47,6: ben al di sotto della soglia dei 50 punti, indicata come lo spartiacque tra un’economia in fase espansiva da una in fase recessiva, ma seppur di poco al di sopra delle attese che lo stimavano a 47,4.
Bene il Pmi manifatturiero che sale più delle attese a 49,8, rispetto al 48,2 ipotizzato e al di sopra del 49,3 del mese precedente.
Male invece quello dei servizi che scende a 48,2, al di sotto delle stime che lo davano a 49 e al di sotto dell’indice registrato a luglio che era 49,7.