
A fronte di un calo delle vendite più forte del previsto, l’azienda sta tagliando i prezzi dei prodotti stagionali, delle marche private e dei prodotti legati alle pandemie
Macy’s ha tagliato martedì le sue previsioni per l’anno in corso, nonostante abbia superato le aspettative di Wall Street, poiché deve far fronte a un eccesso di scorte invendute da smaltire in un contesto di contrazione dei consumi.
Il grande magazzino ha guadagnato 275 milioni di dollari, o 99 centesimi per azione, nel periodo di tre mesi conclusosi il 30 luglio, o 1 dollaro se si eliminano gli oneri una tantum.
Secondo un sondaggio di FactSet, questo risultato ha superato facilmente gli utili per azione di 86 centesimi che gli analisti del settore si aspettavano. Il risultato supera di gran lunga l’utile di 345 milioni di dollari registrato dalla società nello stesso periodo dell’anno scorso.
Le vendite sono diminuite di circa l’1% a 5,6 miliardi di dollari, ma anche questo dato è stato più forte del previsto. Le vendite nei negozi aperti da almeno un anno sono diminuite dell’1,5%, o dell’1,6% includendo le attività in licenza come i cosmetici. Le vendite online sono diminuite del 5%.
«Abbiamo ottenuto risultati di vendita nonostante l’ambiente difficile – ha dichiarato l’amministratore delegato Jeff Gennette -. Gli americani hanno continuato a fare acquisti nonostante l’aumento dell’inflazione».
Macy’s ha tagliato gli ordini dove ha potuto per meglio sincronizzarsi con la domanda dei clienti, ma Gennette ha detto che le scorte in alcune categorie rimangono elevate.
L’azienda sta tagliando i prezzi dei prodotti stagionali, delle marche private e dei prodotti legati alle pandemie, come l’abbigliamento casual e l’arredamento per la casa, per liberarli.
Il portafoglio di attività di Macy’s, da Bloomingdale’s all’off-price Backstage, e l’ampia gamma di prezzi offrono un grande vantaggio rispetto agli altri retailer, mentre il comportamento dei consumatori si polarizza.
Macy’s è in grado di flettersi per trarre vantaggio dalle differenze nel commercio tra i vari gruppi e categorie di acquirenti. Le azioni sono salite di quasi il 2% nelle contrattazioni pre-mercato.