Euro al di sotto della parità con il dollaro. Dopo la quota di ieri a 0,9909 dollari, minimo da fine 2002, oggi fa registrare un -0,19% per i timori per l’approvvigionamento energetico e la crescita economica in Europa
Piazza Affari apre la seduta odierna in calo, con il Ftse Mib che cede lo 0,19% a 22.338,21 punti.In netto ribasso le principali Piazze Europee. Si preannuncia quindi un’altra giornata difficile per l’azionario del Vecchio Continente dopo la già difficile giornata di ieri. In apertura delle contrattazioni peggiore piazza risulta il Ftse 100 di Londra a -0,24% a 7.470,08 punti. Male anche il Cac40 di Parigi a -0,20% e 6.349,29 punti. Piu’ cauto il Dax di Francoforte a -0,18% e 13.167,72 punti.
I mercati continuano a perdere quota e sono deboli in attesa dell’intervento di venerdì (alle 16 ora italiana) di Jerome Powell a Jackson Hole, che dovrebbe ribadire la necessità di rialzare ancora i tassi per frenare l’alta inflazione.
In Asia i listini sono in calo per l’ottava sessione consecutiva, giù anche i future a Wall Street e in Europa, dopo due chiusure di seguito in calo a New York. Sui mercati pesano in negativo anche i rialzi dei prezzi dell’energia in Europa, che alimentano i timori di recessione.
Quasi il 47% dell’Ue è in condizioni di allarme siccità: le centrali idroelettriche che non sono in grado di funzionare e influisce anche sui sistemi di raffreddamento della centrali elettriche. Anche le centrali nucleari in Francia non riescono ad essere raffraddate in modo appropriato per il surriscaldamento delle acque dei fiumi.
Secondo un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente pubblicato a giugno, la temperatura media annua sulla massa terrestre europea nell’ultimo decennio è stata di circa 2 gradi più calda rispetto rispetto a una media globale più calda di circa un grado.
Crescono i timori per la siccità anche in Cina, dove le ondate di caldo non accennano a diminuire e i bacini idrici sono in secca, specie nel Sichuan, dove il funzionamento delle centrali idroelettriche è a rischio.
A Wall Street i future sono in discesa, dopo una nuova chiusura in leggero calo. ll Dow Jones ha perso lo 0,47%, lo S&P lo 0,26% e il Nasdaq è rimasto invariato. Le azioni di Twitter sono crollate del 7,3%, dopo che l’ex capo della sicurezza ha accusato il social network di nascondere le vulnerabilità del suo sistema di protezione e di aver mentito nella lotta contro gli account falsi. Queste dichiarazioni potrebbero portare acqua al mulino di Elon Musk nella sua disputa legale sull’acquisizione fallita di Twitter. Il suo gruppo, Tesla, ha guadagnato ieri il 2,26% a New York.
L’euro resta al di sotto della parità con il dollaro in avvio di giornata. Dopo aver toccato ieri quota 0,9909 dollari, minimo da fine 2002, oggi fa registrare un -0,19% a 0,9946, zavorrato dai timori per l’approvvigionamento energetico e la crescita economica in Europa, mentre il dollaro si mantiene saldo, con gli investitori alla ricerca di asset rifugio.
L’euro perde terreno anche nei confronti dello yen a -0,33% a 135,82. Leggero arretramento anche per il dollaro nei confronti della moneta giapponese a -0.14% a 136,57.
Sui mercati pesa anche l’aumento del prezzo del gas che ieri è sceso leggermente a quota 270 euro dopo essere salito lunedì fin quasi al livello record di 300 euro al megawattora. Apertura in lieve rialzo sul mercato di Amsterdam, il listino di riferimento per l’Europa: il metano viaggia sui 272 euro al Megawattora, in aumento dell’1% rispetto alla chiusura di ieri.
Riprende a salire il differenziale tra Btp e Bund che si porta a 233 punti, con il rendimento annuo italiano in crescita al 3,64%.
Resta volatile il prezzo del petrolio, che torna sotto quota 100 dollari al barile, dopo I recenti picchi, legati alle dichiarazioni dell’l’Arabia Saudita che ha ipotizzato un taglio della produzione Opec per far fronte al calo della domanda.
Oggi escono i dati sulle scorte petrolifere settimanali Usa e gli ordini di beni durevoli statunitensi, mentre domani verrano diffusi quelli sul Pil Usa del secondo trimestre, che dovrebbe restare invariato. Sul fronte delle banche centrali, sono attesi, giovedì, i verbali Bce sulla riunione di luglio, che potrebbero fornire indicazioni sulle future mosse dell’Istituto e sulle posizioni dei vari membri.
Da segnalare oggi l’intervento di Mario Draghi a Rimini, al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini.