
L’elenco, comunicato agli interessati dal ministero dell’Industria e del Commercio comprende Iran, Cina, Vietnam, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Egitto, Marocco e altri Paesi dell’ex Urss
Il ministro dell’Industria e del Commercio russo, Denis Manturov (nella foto) ha stilato un elenco di zone economiche speciali (Zes) in Paesi amici in cui le aziende russe potrebbero potenzialmente avviare la produzione nel contesto delle sanzioni.
L’elenco, che il ministero ha inviato alle principali associazioni imprenditoriali con una lettera alla fine di luglio, comprende Zes in 14 Paesi, tra cui Iran, Cina, Vietnam, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Egitto, Marocco, Azerbaigian, Mongolia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Armenia e Uzbekistan.
Il ministero ha deciso di compilare l’elenco a causa delle sanzioni imposte da Paesi “ostili” e delle difficoltà nell’acquisto di materie prime, componenti e attrezzature importate e utilizzate dai produttori russi, si legge nella lettera.
«Come risultato del lavoro del ministero dell’Industria e del Commercio con le missioni commerciali russe all’estero, sono state raccolte informazioni sulle zone economiche speciali nei Paesi amici (95 siti potenziali). Le informazioni sui siti all’estero sono state trasmesse alle principali aziende industriali russe e alle associazioni imprenditoriali – ha dichiarato il ministero – Si sta valutando la possibilità di localizzare la produzione nei seguenti settori: ingegneria dei trasporti, attrezzature energetiche, materiali da costruzione, prodotti chimici e così via».