
Pubblicati i dati dell’Istituto relativi al mese di agosto. Secondo il Codacons, però, l’indice sui consumatori è un'”illusione ottica”
L’indice composito del clima di fiducia delle imprese diminuisce da 110,7 a 109,4 nel mese di agosto 2022. Lo riferisce l‘Istat nel suo aggiornamento mensile sul tema. Si tratta del secondo mese consecutivo di diminuzione.
La fiducia è in peggioramento nell’industria (l’indice è in diminuzione sia nel settore manifatturiero sia nelle costruzioni, dove cala rispettivamente da 106,4 a 104,3 e da 164,4 a 155,8) e nei servizi di mercato (da 103,9 a 103,3). Migliora invece, spiega l’Istat, nel commercio al dettaglio (da 108,5 a 113,5).
Quanto alle componenti degli indici di fiducia, sia nella manifattura sia nelle costruzioni si deteriorano tutte le componenti dell’indice. In relazione ai servizi di mercato, migliorano sia i giudizi sugli ordini sia quelli sull’andamento degli affari mentre le attese sugli ordini sono in peggioramento. Infine, nel commercio al dettaglio la dinamica positiva delle aspettative e, soprattutto, dei giudizi sulle vendite si associa ad un aumento delle scorte di magazzino, spiega l’Istat.
Tendenza opposta, invece, nell’indice del clima di fiducia dei consumatori, che cresce da 94,8 a 98,3 punti, collocandosi ai livelli dello scorso giugno. Il rimbalzo arriva dopo due mesi di calo, spiega l’Istat.
Per cui – guardando alle singole serie componenti l’indice – si rileva un aumento di tutte le variabili, ad eccezione dei giudizi sulla situazione economica familiare e di quelli relativi alla possibilità di risparmiare in futuro che rimangono stabili rispetto al mese scorso.
Coerentemente, prosegue l’Istat, anche i quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti presentano un’evoluzione positiva.Il clima economico corrente e futuro registrano gli incrementi più marcati passando, rispettivamente, da 84,9 a 92,9, da 96,1 a 99,7 e da 92,9 a 96,4. Il clima personale sale invece in misura più contenuta (da 98,1 a 100,2).
“L’aumento della fiducia dei consumatori ad agosto è una mera illusione ottica determinata dall’effetto vacanze estive – interviene il Codacons -. Le ferie estive e le partenze degli italiani per i luoghi di villeggiatura hanno avuto un impatto positivo sul clima di fiducia delle famiglie, ma si tratta di un fuoco di paglia destinato a spegnersi velocemente“.
Al ritorno dalle vacanze gli italiani dovranno fare i conti con i rialzi dei prezzi al dettaglio, col caro-scuola e con gli abnormi aumenti dell’energia che faranno scattare ad ottobre nuovi aumenti delle bollette di luce e gas. Un quadro che inciderà sulle aspettative e sulla fiducia di famiglie e imprese, destinati ad un sensibile peggioramento nei mesi autunnali” conclude Codacons.