Il Dow Jones avvia gli scambi in parità, a 33.293 punti; il Nasdaq a 12.634 (-0,04%). A parte Londra (+0,03%) si confermano in calo Madrid (-0,2%), Parigi (-0,45%), Francoforte (-0,5%) e Milano (-0,75%)
Apertura debole per la Borsa di Wall Street, nel giorno del discorso di Jerome Powell, da Jackson Hole, sulle possibili mosse della Fed (alle 16, ora italiana). In attesa di conoscere le indicazioni dell’istituto statunitense, tra gli investitori prevale la cautela: l’indice Dow Jones avvia gli scambi in parità, a 33.293 punti; il Nasdaq a 12.634 (-0,04%).
Nello stesso contesto, si confermano deboli anche le principali borse europee al traguardo di metà seduta. Torna sopra la parità l’euro (+0,4% a 1,0015 dollari), mentre si mantiene sopra i 229 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in crescita di 9,9 punti al 3,635%.
A parte Londra (+0,03%) si confermano in calo Madrid (-0,2%), Parigi (-0,45%), Francoforte (-0,5%) e Milano (-0,75%).
A Piazza Affari cedono i bancari: Bper (-0,95%), Intesa (-0,7%), Mps (-0,65%), Banco Bpm (-0,62%) e Unicredit (-0,31%). Giù anche Amplifon (-2,88%), Recordati (-2,32%), Moncler (-1,98%) e Campari (-1,92%). Pesano anche Iveco (-1,93%), Exor (-1,75%), Saipem (-1,5%), Diasorin (-1,8%), Cnh (-1,55%) e Snam (-1,15%). Pochi i rialzi, limitati a Tim (+0,9%).
Sale il greggio (Wti +1,46% a 93,87 dollari al barile), e riduce progressivamente il calo il gas naturale (-2% a 315 euro al MWh).