Offre servizi di consulenza e innovazione e a Ferragosto ha inaugurato il suo terzo ufficio negli States
Mind the Bridge, la boutique italiana che offre servizi di consulenza e innovazione con respiro internazionale, ha aperto i battenti a New York. L’inaugurazione è avvenuta il giorno di Ferragosto quando è stato tagliato il nastro sulla quinta strada, a Manhattan.
Si tratta del terzo ufficio di Mind the Bridge in America e l’apertura è stata l’occasione per lanciare un programma di supporto per startup e scaleup coreane del K-Startup Center, sotto l’egida del KISED (Korea Institute of Startup & Entrepreneurship Development).
La scelta della Grande Mela non è stata casuale: secondo il report “Tech Scaleup Silicon Valley 2021”, NYC è il secondo scaleup hub più grande degli USA, con 3500 scaleup (la metà di San Francisco) e oltre 100 miliardi di dollari investiti (un quinto della Silicon Valley). La quinta è la vicina Boston, che dista quattro ore di macchina da NYC, (con un migliaio di scaleup e investimenti al pari degli UK).
«Con New York aggiungiamo un’altra base operativa negli Stati Uniti – ha commentato Alberto Onetti, presidente dell’organizzazione internazionale, professore e imprenditore, che ne ha dato notizia su LinkedIn. – Siamo da anni attivi sulla East Coast con attività di scouting e un network esteso di relazioni. Ma avere una presenza fisica qui ci permette di fare un passo in più in termini di profondità delle relazioni con gli stakeholder locali e velocità di connessione con le startup della costa est».