
Sul fronte caldo dell’energia, il prezzo del gas avvia le contrattazioni in Europa sotto i 300 euro dopo la nuova chiusura record registrata venerdì al Ttf a 339 euro/mwh
Le principali Borse europee aprono in calo la prima seduta della settimana. Nei primi minuti di scambi Piazza Affari registra -1,10% a 21.654 punti, Francoforte segna -1,09%, Parigi cede l’1,08% e Madrid l’1,01%. Sulla piazza asiatica, a Tokyo il Nikkei 225 chiude invece le contrattazioni lasciando sul terreno il 2,66% a 27.878 punti.
Avvio di settimana in netto calo per i mercati, dopo il tono decisamente “falco” adottato da Jerome Powell a Jackson Hole venerdì scorso. I mercati asiatici sono in discesa, così come i future a Wall Street e in Europa, mentre i rendimenti sui Treasury salgono e il dollaro si rafforza.
Il Wall Street Journal ritiene che la banca centrale Usa si stia preparando a passare da una fase di rapidi e ampi aumenti dei tassi ad un’altra fase ancora più aggressiva, che prevede un taglio dei consumi e alti tassi di interesse per buona parte del 2023. L’effetto di tutto ciò sui mercati è inevitabilmente negativo e oggi Tokyo affonda di oltre il 2,5%, Seul più del 2%, Hong Kong va giù di oltre mezzo punto percentuale e Shanghai è in calo.
Il prezzo del gas avvia le contrattazioni in Europa sotto i 300 euro dopo la nuova chiusura record registrata venerdì al Ttf a 339 euro/mwh. I contratti sono scambiati a 298 euro/mwh, in calo di circa il 13%. Sul mercato restano i timori per lo stop temporaneo delle forniture di Gazprom attraverso il Nord Stream, dal 31 agosto al 2 settembre.
Prezzo del petrolio in rialzo questa mattina sui mercati delle materie prime: il Wti con consegna ad ottobre è scambiato a 93,71 dollari al barile con un aumento dello 0,70%, mentre il Brent sempre con consegna ad ottobre resta sopra quota 100 dollari al barile e passa di mano a 101,31 dollari con un rialzo dello 0,32%.
Questa settimana sarà caratterizzata da una serie di dati macro importanti che guideranno le decisioni di Bce e Fed nelle prossime riunioni di settembre. In Eurozona, infatti, avremo mercoledì la pubblicazione del dato preliminare dell’inflazione di agosto, atteso in lieve accelerazione.
Prezzo dell’oro in calo sui mercati delle materie prime: il metallo prezioso con consegna a dicembre passa di mano a 1.735,30 dollari l’oncia con una riduzione dello 0,83%.
Sempre questa settimana dagli Usa avremo venerdì la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro ad agosto. E martedì, uscirà l’indice Ism manifatturiero, alla luce del peggioramento evidenziato di recente dalla componente dei nuovi ordini. Sempre martedì saranno diffusi i dati sulla fiducia dei consumatori americani, attesa in lieve miglioramento.
Sul fronte asiatico, l’attenzione sarà rivolta, mercoledì, ai Pmi manifatturiero e dei servizi cinesi ad agosto, dopo che l’industria era risultata in contrazione lo scorso mese.