Per trovare un livello simile di decessi bisogna andare indietro nel tempo fino al 2015, quando vi fu un clima simile. Le vittime sono principalmente over 80, fascia anagrafica in aumento
Oltre 62mila decessi nel mese di luglio, un numero superiore di circa il 20% rispetto a quello degli anni precedenti. Lo rileva l’Istat. Per trovare un livello simile di decessi bisogna andare indietro nel tempo fino al 2015, anno in cui ci fu un significativo aumento del numero di morti dovuto soprattutto ai fattori climatici, con incrementi dei decessi molto accentuati nei mesi freddi e caldi dell’anno.
Il dato potrebbe essere in buona parte dovuto all’eccezionale e persistente ondata di caldo che sta caratterizzando l’estate nel nostro Paese e in molti altri paesi dell’Europa dove si osserva, infatti, un fenomeno analogo.
Il mese di luglio è stato anche caratterizzato da un picco di casi di covid, oltre 2,5 milioni quelli segnalati al Ministero della Salute, e da una alta frequenza di positività riscontrata in oltre 3600 dei deceduti (per oltre 2/3 in corrispondenza di soggetti in età 80 e più).
Un fenomeno, quest’ultimo, che già si era manifestato con evidenza nel giugno 2022 (con oltre 1500 decessi di casi positivi al covid) senza tuttavia che si registrasse un eccesso di mortalità per il complesso delle cause rispetto all’anno precedente.
Considerando il profilo per età dei deceduti nel mese di luglio negli anni 2011-2022 si nota che la struttura resta pressoché invariata, con la classe modale che è sempre 85-89 anni, ma è rilevante nel luglio 2022 l’incremento del numero assoluto di decessi a partire dai 75 anni, fenomeno che si riscontra anche nel 2015, seppur con meno intensità.
L’eccesso di mortalità del luglio scorso è dunque dovuto in larga misura all’incremento del numero dei decessi nelle età più anziane della popolazione: l’aumento riscontrato sopra gli 80 anni spiega più del 90% del totale dell’eccesso registrato rispetto all’anno precedente.
Per gli individui sotto i 65 anni, al contrario, i decessi sono diminuiti.
Calcolando i tassi di mortalità per età , i valori del mese di luglio 2022 risultano più elevati nelle età più anziane rispetto agli anni precedenti mentre sono in linea, anche leggermente inferiori, a quelli registrati nello stesso mese del 2015.
Analizzando la serie 2011-2022 dei decessi per classi di età avvenuti nel mese di luglio si nota che gli incrementi maggiori si registrano proprio nel 2015 e nel 2022. Nel 2015 si registrarono incrementi in tutte le classi di età, come conseguenza della bassa mortalità rilevata negli anni precedenti, il 2013 e il 2014.
Il basso livello di mortalità aveva dunque determinato un incremento di popolazione fragile che, alle prese con le avverse condizioni climatiche, contribuì all’eccesso di mortalità di quell’anno.
Nel caso del 2022, essendo il mese di luglio preceduto da quasi 2 anni di pandemia ed essendosi già manifestato un eccesso di mortalità importante, il clima sfavorevole ha agito soprattutto sui grandi anziani, una sottopopolazione sempre più numerosa per via del costante processo di invecchiamento a cui è sottoposto il nostro Paese: gli over 80 che erano 3,6 milioni nel 2011 e 4 milioni nel 2015, sono saliti a 4,5 milioni nel 2022.