
Ennesima puntata del “legal reality” seguito da settimane in tutto il mondo. La posta in gioco è alta: i 44 miliardi che il patron di Tesla aveva messo sul tavolo e poi ritirato
Elon Musk ha inviato una nuova lettera a Twitter, ieri, per rescindere l’accordo da 44 miliardi di dollari finalizzato all’acquisizione della piattaforma social.
Questa volta i legali di Musk hanno presentato come motivazione le accuse mosse la scorsa settimana dall’ex capo della sicurezza della società, Peiter Zatko, noto anche come “Mudge”, e rese note dal Washington Post e dalla Cnn. S
econdo quanto sostenuto da Zatko, vi sarebbero lacune estreme e oltraggiose nelle procedure di sicurezza di Twitter, che avrebbe violato i termini di un accordo con l’Antitrust americana dichiarando falsamente di possedere un piano di sicurezza solido.
Nella lettera di Musk si evidenzia che, se le accuse dovessero rivelarsi fondate, Twitter avrebbe violato l’accordo di fusione.
Twitter ha risposto giorni fa alle accuse di Zatko dichiarando che ‘sono piene di imprecisioni e inesattezze’, ma non ha rilasciato commenti sulla nuova lettera inviata da Musk.
La società si è limitata a inviare un documento alla Sec, la Consob statunitense, per informare di averla ricevuta.
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