
Wall Street, dopo aver aperto in positivo, fallisce il rimbalzo e vira in negativo. Le Borse europee la seguono, nonostante il gas in calo
A Milano, l’indice Ftse Mib termina le contrattazioni a 21.834 punti (-0,04%). Va peggio a Parigi (-0,19%) e a Londra (-0,86%). Unica piazza in controtendenza è Francoforte, che archivia gli scambi con un progresso dello 0,55%.
Wall Street, dopo aver aperto in positivo, fallisce il rimbalzo e vira in negativo, trascinando con sé le europee. Il Dow Jones perde lo 0,58%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Nasdaq cede lo 0,81%.
Dopo aver toccato un picco a 284 euro questa mattina, il prezzo del gas ha registrato un trend in calo. All’hub olandese il Ttf si attesta a 245 euro al mwh in calo del 9,796%. Il petrolio, invece, sotto pressione per i timori recessione. Il Wti perde il 4,6% a 92,59 dollari al barile. Il Brent cede il 5,2% e scende sotto i 100 dollari al barile, a 99,68 dollari.
Non basta il prezzo del gas europeo che si è raffreddato, per rassicurare gli investitori e perché i mercati si scrollino di dosso i timori innescati dalla conferma della linea dura contro l’inflazione dal parte del presidente della Fed, Jerome Powell.
Il FTSE MIB +0,01% milanese è appesantito dai titoli energetici, a partire da Tenaris -5,35% ed Eni -1,93%, debole anche Saipem -0,74%, segno meno per gli industriali. Guadagna terreno i titoli finanziari, tra cui si mettono in luce Nexi +2,27% e Poste Italiane +2,29%, bene anche le utility con Hera +2,58% in testa. Seduta positiva anche per Generali Ass +1,33%, che ha rafforzato la propria presenza in Malesia diventando uno dei principali operatori del Paese.
Intanto, sul fronte macro, torna ad accelerare l’inflazione in Germania. In agosto, secondo il dato preliminare calcolato dall’agenzia federale di statistica Destatis, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,3% su luglio e del 7,9% annuo (sui massimi da 50 anni) rispetto a un +7,5% annuo registrato il mese precedente. I prezzi al consumo armonizzati, invece, aggiunge Destatis, crescono dello 0,4% mensile e dell’8,8% annuo.