
Mentre, a 24 ore dalla chiusura di Nord Stream per manutenzione, l’Europa si chiede se verrà riaperto, il gas apre in ribasso, a 243 euro per MWh
Piazza Affari apre gli scambi con il Ftse Mib in calo dell’1%, sulla scia della chiusura in rosso di ieri pomeriggio (-1,22%). A pochi minuti dall’inizio delle contrattazioni in flessione anche l’All share che perde poco meno dell’1%, -0,94%.
A Francoforte il Dax pedde lo 0,8% mentre peggio va a Parigi dove il Cac 40 in partenza segna -1%. Male anche Amsterdam -0,79% e Madrid -0,7%. Flessione più contenuta per Londra che perde lo 0,6%.
I mercati entrano indeboliti nel mese di settembre, considerato, con febbraio, il peggiore dell’anno, dopo aver chiuso agosto in calo per la quarta volta consecutiva. In Asia i listini sono in discesa e così anche i future a Wall Street e in Europa. In apertura, euro in calo sul dollaro in apertura dei mercati. La moneta unica viene scambiata a 1,0019 dollari. Lo yen giapponese è invece cambiato a 138,66.
Ieri il presidente della Federal Reserve di Cleveland, Loretta Mester, ha dichiarato che la banca centrale dovrà aumentare i tassi d’interesse al di sopra del 4% entro l’inizio del prossimo anno e dovrà mantenerli alti per evitare che l’inflazione le sfugga di mano. Inoltre per la Mester i rischi di recessione per il prossimo anno, o per i prossimi due sono aumentati. E questo ha spinto i rendimenti dei Treasury al rialzo, col 10 anni quasi al 3,2% e il 2 anni vicino al 3,5%.
Gazprom ha avviato l’interruzione per tre giorni delle forniture di gas all’Europa e i mercati temono che alla scadenza Mosca non riprenderà le erogazioni. Inoltre l’inflazione europea ad agosto è volata al livello record del 9,1% e per gli esperti non ha ancora toccato il picco e a settembre probabilmente salirà ancora. Questo rafforza le prospettive di un rialzo di 75 punti base dei tassi della Bce a settembre.
Insomma, per i mercati si prospetta una stagione difficile, tenendo anche conto che questo mese il drenaggio di liquidità da parte della Fed toccherà un culmine di 95 miliardi di dollari al mese.
Prosegue il calo del prezzo del gas. Il Ttf di Amsterdam ha aperto le contrattazioni a 243 euro per megawattora, per poi flettere ulteriormente a 234 euro per MWh, con un calo del 2,4% rispetto alla giornata di ieri.
Anche il prezzo del petrolio è in calo questa mattina sui mercati delle materie prime: il barile di greggio con consegna a ottobre passa di mano a 88,90 dollari con un calo dello 0,73%. Il Brent con scadenza a novembre e’ scambiato a 96,49 dollari con un calo del 2,84%.
Oggi sono attesi i dati sulla disoccupazione nell’Eurozona e quelli Usa sui sussidi settimanali di disoccupazione e sull’Ism manifatturiero, alla luce del peggioramento evidenziato di recente dalla componente dei nuovi ordini.
Domani negli Usa saranno pubblicati i dati sul mercato del lavoro. La previsione è che ad agosto i posti di lavoro aumentino di 300.000 unità, contro gli oltre mezzo milioni di addetti in più di luglio. Il tasso di disoccupazione dovrebbe restare stabile al 3,5% e i salari saranno in lieve accelerazione.