Sospesa l’erogazione di energia dalla centrale sotto assedio. Michel: “Russia ha messo in pericolo il mondo”
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un nuovo colloquio telefonico con il presidente turco Erdogan nell’ambito del conflitto in Ucraina. Lo rende noto la Tass citando il Cremlino.
I due leader avrebbero esaminato l’attuazione dell’accordo sul grano raggiunto a Istanbul il 22 luglio, Erdogan avrebbe poi definito “costruttivo” il ruolo avuto da Mosca nell’organizzazione della missione dell’Aiea presso la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan avrebbe ancora affermato che la Turchia è pronta a fare da mediatore per il braccio di ferro fra la Russia e l’Ucraina sulla situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. I presidenti hanno infine confermato “l’intenzione di espandere i legami commerciali ed economici, compresa la promozione di progetti strategici congiunti nel settore energetico“, tra i due Paesi.
L’operatore ucraino Energodar, intanto, annuncia che “per ragioni tecniche” è stata sospesa l’erogazione di energia dalla centrale.
Sulla questione è intervenuto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel che scrive su Twitter: «ho discusso della situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia con il direttore generale Aiea Rafael MarianoGrossi. L’Ue sostiene pienamente il lavoro e gli sforzi dell’Aiea. Il loro coraggio e la loro professionalità nel portare a termine la prima missione sono impressionanti. La Russia ha messo in pericolo il mondo. Garantire la sicurezza nucleare è fondamentale: è necessaria una presenza continua dell’Aiea presso l’impianto».
Ospite al Forum Ambrosetti a Cernobbio, il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reyners, ha riferito che fino a ora “è stato possibile congelare 14 miliardi di euro agli oligarchi russi“.
NavalNews riporta la presenza di un sottomarino nucleare russo nelle acque italiane, fra Malta e la Sicilia. Secondo il media si tratta di un sottomarino d’attacco probabilmente dotato di missili da crociera che potrebbe aver sostituito l’incrociatore russo Marshal Ustinov che ha lasciato il Mediterraneo il 24 agosto. Secondo la testa BlackSeaNews, si tratterebbe del sottomarino K-266 Orel, uno dei sottomarini Oscar II ancora in servizio nella Flotta del Nord russa, modernizzato nel 2017 per i missili Onyx.
Intanto le truppe russe avrebbero lanciato diversi attacchi missilistici notturni su Kramatorsk e Sloviansk. Lo rende noto il governatore della provincia ucraina del Donestk, Pavlo Kyrylenko. L’esercito ucraino, invece, avrebbe colpito le posizioni russe nella regione attorno alla cittadina di Enerhodar, nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver “sventato ieri sera un nuovo tentato assalto delle forze ucraine contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia“: «alle 23 ora di Mosca, due gruppi di imbarcazioni con una forza di sbarco di 250 unità delle forze speciali e dei mercenari stranieri hanno tentato di infiltrarsi sulla costa nei pressi di Energodar e Dneproprudny. Sono entrati in azione quattro caccia Su-30s e due elicotteri Ka-52 VKS che hanno distrutto 20 imbarcazioni su 42» – riferisci un comunicato, riportando un bilancio di “quasi 50” persone.
Questa mattina è stata completata la sepoltura delle vittime di Bucha, in Ucraina. Lo ha riferito la vicesindaco Mykhailyna Skoryk-Shkarivska, specificando che in totale sono “1.100 gli uccisi dai soldati russi nella cittadina, 76 i cadaveri seppelliti nel cimitero locale, mentre altri 343 corpi sono stati restituiti alle famiglie“.