
Di recente l’hacker Sick Codes ha svelato un sistema di sblocco della centralina dei trattori della John Deere & Co
Il mondo degli hacker e quello dell’agricoltura sono sempre più interconnessi. Sempre più agricoltori infatti ricorrono a esperti digitali capaci di aggirare i blocchi di sicurezza imposti dai produttori di trattori. Una mossa che consente di modificare e riparare i veicoli senza dover passare per il costoso intervento della casa produttrice.
Di recente l’hacker Sick Codes ha presentato, in occasione della DefCon di Los Angeles, un nuovo metodo di sblocco dei trattori della John Deere & Co. che consentirebbe di modificare i veicoli accedendo direttamente dal touchscreen.
Da un punto di vista legale, questa scoperta costituisce un passo in avanti sulla strada per la rivendicazione del cosiddetto “diritto alla riparazione”, così come avviene anche nel mondo degli smartphone con i codici per aggirare i sistemi di sicurezza Apple.
Dall’altro, la possibilità di hackerare i trattori mette sul tavolo una serie di riflessioni sulla sicurezza dei sistemi di produzione agricola, troppo esposti agli attacchi di malintenzionati. Una problematica già emersa nel 2021 con l’attacco ransomware alla Jbs Meat e che porta con sé preoccupazioni non indifferenti sulla sicurezza dell’intero settore alimentare mondiale
La John Deere non ha ancora commentato la scoperta condivisa dall’hacker.