
Khronos Group guida un processo di confronti fra i big tech per standardizzare i modelli di sviluppo e di impiego del metaverso
L’universo virtuale del metaverso è per molti aspetti ancora in evoluzione. Nonostante questo, gli “ingegneri” di questa realtà digitale sono già al lavoro per porre dei paletti condivisi. È questo lo scopo del Metaverse Standards Forum, un tavolo cui prendono parte alcuni dei principali attori digitali e non solo.
Parliamo di colossi come Microsoft, Epic Games, Adobe, Nvidia e Ikea, riunitisi in un consesso indetto dal consorzio Khronos Group che annovera al suo interno anche Google, Amazon, Samsung e Sony.
Si tratta innanzitutto di un lavoro di metodo che l’organizzazione no-profit, insieme alle oltre 150 aziende private che aderiscono al progetto, sta portando avanti per mettere nero su bianco delle regole condivise sul metaverso.
Un processo volutamente aperto e inclusivo che traccerà la strada per la progettazione di un metaverso che sia davvero la nuova casa virtuale di tutti rendendolo, e non è un aspetto secondario, un ambito settore di investimento.
Il metodo per la stesura di questi standard prevede dunque l’istituzione di reti di interoperabilità che comprendono fra gli altri anche il World Wide Web Consortium, l’Open Geospatial Consortium, l’Open AR Cloud, la Spatial Web Foundation.
L’obiettivo ultimo del progetto? Creare uno standard “così diffuso da far dimenticare che si tratti di uno standard”, come ha spiegato il presidente di Khronos Neil Trevett.