Il segretario generale della CISL lancia l’allarme sugli effetti del caro energia e auspica un price cap sul gas
Il segretario generale della CISL lancia l’allarme: sono a rischio quasi un milione di posti di lavoro.
«L’escalation dei prezzi energetici e dei beni alimentari rischia di vanificare la crescita economica – ha dichiarato il segretario generale durante il convengo Lavoro, occupazione e dignità ad Assisi – Secondo alcune proiezioni sono a rischio quasi in milione di posti di lavoro ed è un lusso che non ci possiamo permettere».
Sbarra si è quindi rivolto all’esecutivo affinché emani un decreto ad hoc. «Al governo chiediamo di adottare un provvedimento urgente finalizzato a liberare risorse nella prospettiva di sostenere imprese, famiglie, lavoratori dipendenti e pensionati. Il Governo – ha continuato il segretario della CISL – deve valutare questa fase come straordinaria, mettendo quindi in campo risorse che possono essere attinte dagli extra profitti delle imprese energetiche, delle multinazionali della logistica e nelle imprese del digitale. Ma, in misura estrema occorre prendere in considerazione anche lo scostamento di bilancio».
Secondo Sbarra “l’Europa deve fare la sua parte, mettendo un tetto massimo al prezzo del gas” e ha poi auspicato una “maggiore autonomia energetica” da parte europea