
Le Borse tentano un rimbalzo dopo la pesante chiusura di ieri. In attesa delle decisioni della Bce di giovedì, tengono la ribalta carburanti e inflazione
Partenza in rialzo per Piazza Affari con il Ftse Mib che guadagna lo 0,23% a pochi minuti dall’avvio degli scambi, dopo la pesante chiusura (-2%) di ieri. Anche l’indice All Share prova a risalire dopo il lunedì nero: +0,2%.
Stesso andamento per le consorelle, che tentano il rimbalzo: in apertura di contrattazioni l’indice Dax di Francoforte segna 0,36% a 12.821,37 punti, seguono il Cac 40 di Parigi con +0,20% a 6.105,85, Milano con il Mib +0,14% a 21.545,00 e Londra con l’Ftse 100 a 0,09% a 7.294,49.
Migliori titoli a Milano in apertura: Banco Bpm +0,97%, Stellantis +0,87%, Interpump +0,84% e Bper Banca +0,68%. Flettono invece Leonardo -0,66%, Hera -0,65% e Amplifon -0,62%.
All’indomani di una seduta di ribassi, innescati dalla crisi energetica e dal nuovo stop del gasdotto Nord Stream 1, le Borse europee vanno verso un avvio cauto, dopo che le piazze asiatiche hanno faticato a guadagnare trazione.
In attesa delle decisioni della Bce di giovedì (è atteso un rialzo dei tassi di 75 punti base), a tenere banco sono i temi che hanno fatto da filo conduttore nelle ultime settimane: rischi per la crescita, le strategie per contenere il caro-prezzi dell’energia (ieri i contratti del gas naturale hanno guadagnato oltre il 10% dopo un picco a +25%) e il picco dell’inflazione.
I future sul Dax procedono ora sulla parità mentre quelli sul Ftse 100 arretrano di uno 0,13%. Sulla parità, in cerca di una direzione, anche l’Euro Stoxx 50 a +0,03%.
Apertura in calo per il gas naturale sulla piazza di Amsterdam. I contratti futures sul mese di ottobre cedono il 4,31% a 235,32 euro al MWh. Prezzi del petrolio in contrasto dopo il taglio alla produzione di 100mila barili al giorno a ottobre annunciato ieri dall’Opec+. I futures del West Texas Intermediate (Wti) segnano un rialzo di oltre il 2% a 88,73 dollari al barile. Segno opposto invece per il Brent, quotato a 95,16 dollari al barile in calo dello 0,61%.
Per quanto riguarda le macro, oggi dalla Germania il dato sugli ordini all’industria a luglio. Da oltreoceano, il dato pmi servizi ad agosto e l’indice Ism non manifatturiero nello stesso periodo.