A pesare sono i timori di una recessione del Regno Unito, innescata dall’inflazione alle stelle e dall’impennata delle bollette energetiche
La sterlina britannica è crollata ai minimi dal 1985 sul dollaro a quota 1,1405, per poi risalire a 1,1416; il cambio euro/sterlina è a 0,8684.
A pesare sono i timori di una recessione del Regno Unito, innescata dall’inflazione alle stelle e dall’impennata delle bollette energetiche, alla vigilia del nuovo piano di stimolo economico della premier Liz Truss.
Evidentemente i mercati non hanno gradito il suo programma “liberale ma non troppo” (nel suo discorso ha ribadito il suo impegno a tagliare le tasse, ma ha anche detto che il suo governo affronterà l’aumento delle bollette energetiche e migliorerà il servizio sanitario nazionale).