Dopo le 14 si susseguiranno le conferenze stampa di Lagarde sui nuovi tassi decisi dalla Bce e di Powell, prima del silenzio in vista della riunione della Fed tra due settimane
Apertura in rialzo per Piazza Affari con il Ftse Mib che guadagna lo 0,68% a 21.635,69 punti. Il Cac 40 di Parigi sale dello 0,43% a 6.132,31 punti, il Dax 30 di Francoforte registra un progresso dello 0,61% a 12.994,82 punti e l’Ftse 100 di Londra avanza dello 0,34% a 7.262,52 punti.
Le Borse europee, in scia a Wall Street che ieri ha interrotto la scia negativa e ha chiuso in buon rialzo, aprono in territorio positivo. L’attesa è tutta rivolta alle decisioni della Bce, che secondo gli osservatori alzerà i tassi di interesse di 50 o 75 punti base. Ma, a parte questo, i mercati vorranno capire quale sarà la traiettoria futura della strategia monetaria, alla luce dei timori per la crescita e di un’inflazione che continua a salire.
Partenza in ribasso per il gas sul listino di Amsterdam, il mercato di riferimento per l’Europa: il gas naturale in avvio di seduta viene scambiato a 202 euro al Megawattora, in calo del 5% rispetto alla chiusura di ieri.
I prezzi del petrolio rimbalzano dopo il tonfo di ieri, giornata nera in cui il Wti americano è arrivato a perdere fino al 6%. Le quotazioni del greggio texano salgono ora di circa l’1% riconquistando gli 82,7 dollari al barile. In rialzo dello 0,9% il Brent europeo che arriva a 88,7 dollari al barile.
L’oro torna stabilmente sopra quota 1.700 dollari dopo il tuffo di ieri a 1.691 dollari. Il prezzo spot del metallo prezioso e’ a 1.717 dollari l’oncia.
Riflettori puntati sulla riunione della Banca centrale europea che sarà chiamata a decidere tra un rialzo di 50 punti base o uno record da 75 punti. Le decisioni di politica monetaria verranno rese note alle 14 e 15 mentre la conferenza stampa della presidente Lagarde è in agenda alle 14 e 45, secondo i nuovi orari adottati da Francoforte. L’attenzione sarà rivolta inoltre alle nuove stime trimestrali a cura dello staff che verranno diffuse nel pomeriggio e che dovrebbero evidenziare un’inflazione più elevata e una crescita più bassa.
Poco dopo le 15 in programma l’intervento del numero uno della Fed, Jerome Powell, che si terrà prima che i rappresentanti della banca centrale entrino nel periodo di silenzio che precede il meeting del 21 settembre. Gli investitori cercheranno soprattutto di capire se l’istituto Usa possa adottare un approccio meno “da falco” nel caso in cui l’inflazione dovesse rallentare, in attesa dei numeri sui prezzi al consumo di agosto, in agenda per martedì prossimo.
Secondo un report Fed diffuso ieri, l’attività economica Usa è rimasta invariata da luglio a fine agosto con la aziende che hanno parlato di lievi miglioramenti nelle carenza di manodopera e nelle pressioni dei prezzi. Le attese sono per un incremento dei tassi da 75 punti base alla riunione di fine mese. Ieri la vice presidente Fed Brainard si è unita al coro dei colleghi che si sono espressi a favore di una politica monetaria restrittiva fino a quando l’inflazione non sarà sotto controllo.
L’attenzione, anche in questo senso, sarà nel pomeriggio ai numeri settimanali sulle richieste di sussidi Usa che dovrebbero mostrare un lieve aumento a 240.000 dai precedenti 232.000. Diffusi la scorsa settimana, i dati sugli occupati Usa hanno offerto un quadro misto con un’accelerazione superiore alle attese delle assunzioni ma anche un marginale aumento del tasso di disoccupazione