All’indomani del rialzo dei tassi da parte della Banca centrale europea di 75 punti base, gli investitori sono convinti che la stretta delle banche centrali sia ormai scontata
Nell’ultima seduta della settimana, a Piazza Affari il Ftse Mib è salito dell’1,92% sopra i 22mila punti, sostenuto dai titoli finanziari, che trarranno beneficio dalla politica più restrittiva della Bce, vedendo aumentare i margini di interesse. A Francoforte il Dax40 ha guadagnato l’1,43% e a Parigi il Cac40 l’1,41%.
Bene anche Wall Street: alla chiusura delle europee, il Dow Jones sale di 314,51 punti (+0,99%), lo S&P 500 è in rialzo di 51,28 punti (+1,28%), il Nasdaq Composite guadagna 217,28 punti (+1,83%).
I progressi dei settori materie prime, tecnologia e banche hanno spinto i listini europei, che chiudono in terreno positivo l’ultima seduta della settimana. All’indomani del rialzo dei tassi da parte della Banca centrale europea di 75 punti base, gli investitori sono convinti che la stretta di politica monetaria delle banche centrali sia ormai praticamente scontata dal mercato.
Lo spread tra Btp e Bund tedesco chiude è a 229 punti base. Il rendimento del decennale italiano è al 4% sul mercato secondario.Ieri lo spread aveva chiuso a 220 punti base.
Il prezzo del gas ad Amsterdam scette sotto i 200 euro al megawattora. Il contratto scadenza Ottobre scivola del 9,5% a 199,5 euro. Il calo arriva dopo che i ministri Ue dell’energia hanno invitato la Commissione europea a proporre entro metà settembre misure per limitare i ricavi di produttori di energia, oltre che a proporre interventi di emergenza e temporanei, compreso il massimale del prezzo del gas.
Prezzi del petrolio in rialzo. I futures del West Texas Intermediate (Wti) registrano un aumento del 2,02% a 85,53 dollari al barile. In crescita anche i prezzi del brent, quotato a 91,12 dollari al barile, in aumento del 2,21%.
Guardando ai titoli, a Milano in evidenza banche, energia e risparmio gestito. Hanno chiuso in testa al segmento principale Intesa Sanpaolo (+5,33%), Finecobank (+5,02%) e Tenaris (+4,98%). Segno opposto per Recordati (-0,88%).