Il gruppo di Reggio Emilia (Ala, Giglio, Delverde tra i tanti brand) ha, secondo il presidente Mastrolia, “mostrato una grande solidità operativa e finanziaria”
Newlat Food ha chiuso il primo semestre 2022 con un utile netto consolidato di 2,2 milioni, in calo del 63,7% rispetto ai 6 milioni di un anno fa, quando il risultato ha beneficiato di imposte differite per 5,1 milioni di euro.
Al netto di queste poste straordinarie, l’utile è quasi raddoppiato rispetto al milione di euro di un anno fa. I ricavi del periodo ammontano a 335,5 milioni di euro, in crescita del 10,1% su anno, mentre l’Ebitda si attesta a 25,2 milioni, rispetto a 25,4 milioni nel 2021, con un margine sul fatturato pari al 7,5%, leggermente inferiore rispetto ai livelli raggiunti l’anno precedente.
Il risultato operativo (Ebit) consolidato è pari a 7,7 milioni, in aumento del 9,5%, rispetto a 7 milioni del primo semestre 2021, a parità di perimetro di consolidamento.
Il debito finanziario netto al 30 giugno 2022 è pari a 42,2 milioni, rispetto a 52,9 milioni al 31 dicembre 2021, in miglioramento grazie alla capacità del Gruppo Newlat di generare flussi di cassa dall’attività operativa. Al netto degli effetti contabili IFRS 16 di leasing, la posizione finanziaria netta è pari ad 7,8 milioni rispetto ai 13,8 milioni del 31 dicembre 2021.
Inoltre, in considerazione degli ingenti investimenti che Newlat Food intende effettuare sullo stabilimento di Sansepolcro, il consiglio di amministrazione, nel prenderne atto, ha dato avvio alle conseguenti valutazioni del progetto di acquisto, a valore di mercato, del predetto impianto, attualmente concesso in locazione da New Property, società controllata da Newlat Group Sa, nel rispetto delle normative e delle policy di Gruppo.
«Nonostante il difficile contesto di mercato, caratterizzato da un generale trend inflattivo senza precedenti, il gruppo ha mostrato una grande solidità operativa e finanziaria. La solida crescita del fatturato, oltre il 10%, ed il mantenimento di una marginalità poco distante dai livelli del primo semestre 2021 hanno inoltre consentito di continuare a generare cassa e dimezzare il debito finanziario esistente a fine 2021, legato all’acquisizione di Symington’s» ha dichiarato Angelo Mastrolia (nella foto), presidente di Newlat Food.
«Supportato da una grande flessibilità finanziaria, nonostante le incertezze e il difficile scenario di mercato – ha concluso -, il gruppo continua a essere impegnato nello sviluppo di progetti di partnership e di crescita per linee esterne particolarmente rilevanti dal punto di vista strategico, sia per il volume di business che per l’assoluto prestigio che le controparti hanno nella food industry mondiale».