Vediamo insieme quali interventi rientrano nell’agevolazione
Con l’ultima legge di Bilancio è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024, agevolazione per i lavori di ristrutturazione degli spazi aperti di un immobile privato o condominiale.
Il beneficio, previsto per la prima volta nel 2018, consiste in una detrazione Irpef del 36% sul totale della spesa sostenuta per la creazione o modifica di spazi verdi, per la realizzazione di impianti di irrigazione o pozzi e per altri interventi su giardini, balconi, terrazzi e altre aree aperte o parzialmente coperte.
Il limite massimo di spesa è di 5mila euro all’anno, quindi la detrazione non può superare i 1.800 euro all’anno per unità o immobile. Il proprietario di un appartamento in condominio potrà utilizzare il bonus verde sia per i lavori relativi al proprio giardino o terrazzo, sia per quelli relative alle aree verdi condominiali.
Si può usufruire dell’agevolazione per i lavori relativi alla sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi e la realizzazione di coperture a verde e giardini pensili.
Gli interventi dovranno, però, portare alla trasformazione completa dell’area interessata e riguardano solo immobili già esistenti. Sono esclusi, quindi, i giardini e le aree verdi degli edifici in costruzione.
Sono esclusi anche i lavori di manutenzione ordinaria periodica che non portano a un reale rinnovamento o a una modifica importante dell’area verde. Non si potrà usufruire del bonus verde per lavori in economia.
L’acquisto di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi rientrano sono coperti dal bonus solo se riguardano un intervento permanente e innovativo di un immobile residenziale.
Il bonus verde comprende anche le spese sostenute per la progettazione e la manutenzione dell’area verde.