
La nave giunta a Bari con 6mila tonnellate di grano ucraino è stata sottoposta a fermo amministrativo per lo “stato di manutenzione pessimo”
«Sono 200 giorni della nostra resistenza, della nostra lotta, della nostra guerra nazionale per la libertà, per l’indipendenza, per il diritto di essere. In questi 200 giorni abbiamo ottenuto molto. Ma la cosa più importante, la più difficile, è avanti»: così il presidente Zelensky nel suo video-messaggio quotidiano.
L’avanzata ucraina alla riconquista dei territori occupati continua ad espandersi nelle regioni di Kharkiv e Donetsk; stando a quanto riferito dallo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine, solo nelle ultime 24 ore le truppe di Kiev hanno liberato oltre 20 insediamenti.
Lo Stato Maggiore fornisce anche un bilancio delle “perdite significative” dei russi, con la “810ma Brigata di fanteria navale (con sede a Sebastopoli, nella Crimea annessa alla Russia) ha perso quasi l’85% dei suoi uomini“, mentre sono sempre più i militari russi che “hanno il morale e lo stato psicologico estremamente bassi, e molti di loro si rifiutano di tornare nell’area delle ostilità“.
Nel frattempo l’offensiva russa non sembra piegarsi; nelle ultime ore nelle regioni di Kharkiv e Donetsk sarebbero morti almeno quattro civili per mano russa. Contro i bombardamenti di Mosca si scaglia anche il dipartimento di Stato Usa che “condanna gli attacchi aerei della Russia contro le infrastrutture strategiche dell’Ucraina“, attacchi che “hanno lasciato migliaia di civili senza elettricità e acqua pulita“.
Ieri anche il presidente Macron ha avuto un contatto telefonico con Putin, nel quale gli avrebbe chiesto di ritirare le armi pesanti e leggere russe dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
A testimonianza delle difficoltà che l’esercito russo sta affrontando in questo momento, Mosca avrebbe licenziato il comandante del Distretto militare occidentale della Russia; come riferito dall’intelligence di Kiev, il tenente generale russo Roman Berdnikov, già a capo delle operazioni in Siria ed entrato al comando del distretto il 26 agosto, è stato rimosso.
Sottoposta a fermo la nave col grano arrivata a Bari
La Triumph IV carica di grano ucraino e arrivata nel porto di Bari lo scorso 9 settembre è stata sottoposta a fermo amministrativo. La nave con a bordo un carico di 6mila tonnellate di grano, rimane ormeggiata con divieto di navigazione dopo l’ispezione del nucleo Port State Control della Capitaneria di porto di Bari. Un fermo che, comunque, non impedirà le operazioni di sbarco del grano che cominceranno oggi.
La Capitaneria di porto ha infatti rilevato uno “stato di manutenzione pessimo” con “gravi carenze relative ai mezzi di salvataggio, ai sistemi di sicurezza antincendio e alla preparazione professionale dell’equipaggio relativamente alle procedure per la lotta antincendio. Altrettanto disastrose sono apparse le condizioni di vita e di lavoro a bordo“.
L’imbarcazione, nella quale è stata rinvenuta anche una notevole quantità di rifiuti, rimarrà bloccata nel porto pugliese fino a quando “tutte le deficienze individuate non saranno rettificate“.