Pur in un settore che da tempo registra una contrazione dei ricavi e della profittabilità, i risultati sono sostanzialmente in linea con quelli del primo semestre del 2021
Nel primo semestre il Gruppo Tiscali ha generato ricavi e altri proventi per 77,2 milioni, rispetto a 74,8 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio 2021, un EBITDA di 12,9 milioni, in crescita rispetto agli 11,9 milioni del primo semestre 2021.
Il risultato netto consolidato è negativo per 16,6 milioni (negativo per 12,5 milioni nel primo semestre 2021). L’indebitamento Finanziario Netto al 30 giugno 2022 è pari 88,7 milioni, sostanzialmente invariato rispetto agli 88 milioni al 30 giugno dell’anno scorso.
Pur in un settore che da tempo registra una contrazione dei ricavi e della profittabilità, i risultati della semestrale di Tiscali presentano un miglioramento dell’EBITDA e sono sostanzialmente in linea con quelli del primo semestre del 2021.
Nel secondo semestre dell’esercizio in corso, grazie al contributo dell’operazione di fusione, efficace dal 1 agosto, la società stima di incrementare significativamente il proprio giro d’affari.
Davide Rota, amministratore delegato dal maggio scorso: «Siamo soddisfatti di aver concluso la fusione tra Tiscali e le attività retail del gruppo Linkem e ora vogliamo focalizzarci nell’implementazione del piano industriale, che è stato approvato dal mondo bancario e che ci ha consentito di superare il piano di risanamento».
«La nuova Tiscali è il quinto operatore del mercato fisso Italiano con una quota di mercato nelle tecnologie FTTH e FWA del 16,5%. Nei prossimi mesi consolideremo l’attuale posizionamento nelle telecomunicazioni», ha aggiunto.