
Secondo la vicepremier ucraina, alcuni funzionari di Mosca si sarebbero messi in contatto con Kiev per aprire ai negoziati
Il conflitto si intensifica sul campo di battaglia ucraino: un lato la controffensiva della resistenza si consolida, dall’altro si intensificano i bombardamenti da parte della Russia. Questa notte le forze russe hanno bombardato la città di Mykolaiv, nel Sud del Paese, danneggiando anche edifici residenziali.
Intanto, stando a quanto dichiarato dalla vicepremier ucraina Olga Stefanishyna a un’intervista a France 24, negli ultimi giorni alcuni funzionari russi avrebbero contattato Kiev per avviare i negoziati.
Stefanishyna, esortando gli alleati europei a intensificare le sanzioni contro Mosca, in particolare nel settore energetico, si è poi detta ottimista anche sulla sorte di Donbass e Crimea che potrebbero tornare sotto il controllo dell’Ucraina.
Plauso alla controffensiva di Kiev anche da Washington. «Siamo a un momento di svolta nella guerra in Ucraina, causato dalle due controffensive delle forze di Kiev, soprattutto nel Donbass – ha dichiarato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby. – Gli Stati Uniti continueranno a sostenerle».
Stando al generale Pat Ryder, portavoce del Dipartimento della Difesa americano, “abbiamo visto un certo numero di forze di Mosca, specialmente nel nord-est, attraversare il confine per tornare in Russia. Tuttavia i soldati di Mosca si trovano ancora in massa in territorio ucraino“.
È più cauto il presidente Usa Joe Biden, secondo cui “è chiaro che gli ucraini hanno fatto progressi significativi. Ma sarà un lungo cammino” aggiunge.